Il Corno Portafortuna: storia e curiosità sul talismano contro la malasorte

Il corno portafortuna è uno degli oggetti scaramantici più noti, originario della cultura popolare napoletana. Impossibile non riconoscerlo: rosso sgargiante e leggermente curvo, lo si trova spesso in vendita come talismano, accessorio, o appeso davanti alle porte di alcune case partenopee, nell’entroterra e sulla costiera. Scopriamo assieme perché è così importante e quale sia la sua origine.

Il Corno Portafortuna, storia e curiosità sul talismano contro la malasorte:

 

Corno napoletano: un talismano dalle origini antiche

O’curniciello, così chiamato in dialetto napoletano, è un vero e proprio amuleto contro la malasorte ed è ormai parte integrante delle tradizioni scaramantiche partenopee. Non c’è luogo di questa meravigliosa città e nel Golfo di Napoli che non abbia almeno un richiamo a questo misterioso oggetto, il cui significato ha radici antichissime.

Conservare corna animali nelle caverne e nelle abitazioni è un’abitudine che risale alla preistoria. Si potevano trovare appese all’ingresso come simbolo di potenza e fertilità, poiché gli animali a cui crescevano erano arrivati nel periodo più florido della loro maturità. Per questo guerrieri, cacciatori e condottieri nel corso della storia si facevano raffigurare con addosso questi portentosi trofei, emblemi delle vittorie conseguite.

Le corna animali erano anche considerate simbolo di discendenza divina, e fu questa credenza popolare a rafforzarsi nel Medioevo e nel Rinascimento. Il corallo rosso, materiale con cui si fabbricavano i corni portafortuna, si diceva avere grandi proprietà curative protettive contro il malocchio.

Il corno napoletano è maggiormente famoso come richiamo alla divinità greca Priapo, nota nel mito per le dimensioni del suo fallo e, per questo, simbolo di grande fertilità, ricchezza e forza. In antichità veniva venerato soprattutto dagli agricoltori che lavoravano i campi: si rivolgevano proprio a lui perché il raccolto fosse sempre prospero.

 

Caratteristiche e peculiarità del cornetto napoletano

Il cornetto rosso ha assunto nel tempo un significato importante: un augurio di prosperità e fortuna, un potente talismano che scaccia le influenze negative dalle case e dalle persone. Perché funzioni, però, la tradizione popolare partenopea vuole che siano rispettate precise regole.

Deve essere fatto rigorosamente a mano perché l’artigiano possa infondere in esso tutti i suoi influssi positivi. Viene raccomandato di utilizzare il corallo rosso, materiale dall’alto potere magico e divinatorio contro la malasorte. Anche la forma del cornetto deve essere precisa: rigida, leggermente storta e con la punta. E, cosa fondamentale, va ricevuto in dono. Per cui, se avete prenotato un viaggio nel Golfo di Napoli, aspettatevi di trovare ovunque corni napoletani, ma non comprateli per voi: devono essere destinati alle persone che volete proteggere dalla sfortuna.

 

Come si usa il corno portafortuna

Questo oggetto si dice possa portare fortuna in diversi modi. C’è chi se lo tiene sempre addosso, in bella vista o in tasca per scaramanzia, e chi lo espone in casa o nei negozi. Ancora oggi moltissime persone usano sfregare il cornetto fra le mani prima di un evento importante, di un affare o dell’uscita dei numeri del lotto. Insomma, ogni occasione è buona per attirare a sé un po’ di fortuna.

 

Photo credits:
Foto di Danilo d’Agostino da Pexels

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