Weekend primaverile a Procida: cosa fare e vedere

Procida, isola di origine vulcanica del Golfo di Napoli, già dai primi giorni di primavere offre ai viaggiatori degli itinerari bellissimi fra sole, mare, deliziosi borghi e spiagge da sogno. Si raggiunge partendo dalla costa campana, ed è davvero la meta ideale per una breve gita di un paio di giorni, quando i primi raggi di Sole invitano a organizzare gite fuori porta all’aria aperta. La natura si risveglia e a Procida, considerata una tipica meta estiva, avrai l’occasione di ammirare paesaggi bellissimi evitando gran parte dei turisti che non perdono occasione di visitarla.
Il porto di Procida, Marina Grande, è il punto d’approdo per i traghetti verso il Golfo di Napoli provenienti dai porti di Napoli, Pozzuoli e Ischia Porto. Da qui può iniziare un indimenticabile itinerario alla scoperta dell’isola in un solo weekend.

Weekend primaverile a Procida: cosa fare e vedere:

 

Primo giorno: Marina Grande e Terra Murata

I traghetti verso l’isola di Procida raggiungono il porto di Marina Grande. Proprio questa è la prima tappa di un fantastico weekend primaverile, un’area suggestiva e coloratissima affacciata sul mare limpido. Ci si può concedere una visita ai vicoli vivaci e deliziosi del borgo tra bar, ristoranti e deliziose botteghe, per poi salire verso Terra Murata, la roccaforte che domina sul mare e che si trova proprio sul punto più alto dell’isola. Qui si può visitare il magnifico il Palazzo d’Avalos, un castello dall’architettura rinascimentale risalente al ‘500: ammirerai gli ampi giardini e i saloni di questa antica residenza nobiliare che è stata poi tramutata in carcere. A Terra Murata si trova anche l’Abbazia di San Michele Arcangelo, che risale allo stesso periodo e che custodisce anche tante opere d’arte.
Una tappa per ammirare il panorama dal Belvedere dei Cannoni, una visita a Casale Vascello, un edificio fuori le mura dall’architettura particolare e dalle tinte variegate, per poi scendere verso la bellissima e coloratissima Marina di Corricella. È il più noto borgo marinaro di Procida, riconoscibile per le sue case color pastello e abbracciato dalla natura incontaminata. Qui c’è il Belvedere Elsa Morante, un altro dei punti panoramici più belli di tutta l’isola.

Secondo giorno: isola di Vivara e spiaggia di Chiaiolella

A Procida, collegata da un ponte sul versante sud-ovest c’è un paradiso naturale chiamato Isola di Vivara, un’oasi protetta dal 1974 dichiarata riserva naturale dello Stato nel 2002. Questo isolotto, emerso da un cratere vulcanico, accoglie tantissime specie di piante e animali alcuni davvero molto rari, ma è stato protagonista di alcuni, misteriosi ritrovamenti archeologici di origine micenea attestati dal XVI al XIII sec. a.C. Sull’isola di Vivara vivono uccelli acquatici stanziali o di passo, conigli selvatici che vivono tra i boschi di lecci e ulivi attorniati da ginestre e mirto. La macchia mediterranea cresce rigogliosa in tutto il suo splendore.
Purtroppo, non sempre l’isola di Vivara è accessibile al pubblico, anche se vale comunque la pena fermarsi sul ponte e ammirarla come fosse uno scrigno verde in mezzo al mare.
Se si ha la fortuna di poterla visitare, è importante ricordare che l’accesso si visitatori è consentito solo con le guide naturalistiche della Riserva.

L’isolotto di Vivara è collegato a Marina di Chiaiolella, l’ultima tappa di questo breve itinerario alla scoperta delle meraviglie di Procida. Un piccolo borgo con porticciolo turistico circondato dal promontorio di Solchiaro e dal promontorio di Santa Margerita, che può godere quindi di una veduta spettacolare tra mare e natura. Tra le case centenarie, gli alberghi e i ristoranti, non bisogna perdere il Santuario di San Giuseppe, una bellissima chiesa costruita nel XIX secolo che custodisce opere d’arte davvero preziose. Qui, è possibile fermarsi alla spiaggia di Chiaiolella e approfittare della calma della bassa stagione per fare un bel bagno nelle acque limpide, oppure spingersi verso la spiaggia di Ciraccio per ammirare i famosissimi Faraglioni, due formazioni rocciose che completano un paesaggio da favola.

Photo Credits
Foto di Juan Salmoral da Flickr

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