La storia della fonte del Gurgitello e delle Terme Belliazzi, ad Ischia

Il patrimonio idro-geologico di Ischia attira moltissimi turisti ogni anno, desiderosi di provare acque e fanghi dalle proprietà benefiche comprovate. Tra le fonti più apprezzate c’è quella del Gurgitello, la fonte più antica di Ischia situata a Casamicciola, che ha alle spalle una storia affascinante e un’origine che risale al mito. Dalle dee e le ninfe del culto romano all’intervento di Ferdinando II di Borbone, le terme del Gurgitello sono state protagoniste di curiosità e trasformazioni, favorite anche dal sempre più diffuso interesse per la medicina naturale.

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Il mito della fonte del Gurgitello

Forse non tutti sanno che molte delle fonti termali di Ischia sono state riconosciute come miracolose e terapeutiche anche per via delle leggende che si vociferano attorno alla loro origine, spesso sovrannaturale. Quella che riguarda la fonte del Gurgitello è una delle più affascinanti, poiché si dice che presso questa fonte venivano celebrati riti propiziatori in onore di Minerva.

Lo scrittore Camillo Eucherio de Quintiis, nel 1726, racconta nel suo “Poetica origine del Bagno del Gurgitello in Casamicciola dal poema Inarime seu de balneis Pithecusarum” che Ninfe e Sirene di divina bellezza arrivavano da ogni parte del mondo per onorare la Dea protettrice di Napoli. Fra queste splendide creature c’era Procida, la prediletta di Diana, di cui si invaghì un satiro. Egli la inseguì, desideroso di conquistarla a tutti i costi, e lei, nel tentativo di sfuggirgli, si trasformò in pietra, boschi e scogli: fu tramutata in un’isola, proprio quella che oggi conosciamo. Per vendetta nei confronti del satiro, Diana separò Procida da Ischia, allontanandola per sempre da lui, che si maledì per essere ancora in vita.

Un’altra leggenda vuole che nelle acque del Gurgitello si bagnò Ulisse, per recuperare le forze, e questo rese celebre sia la fonte sia l’intera località di Casamicciola.

 

La fonte del Gurgitello nella storia

Nel 1560 il medico della corte spagnola di Napoli Giulio Iasolino parlò della fonte del Gurgitello e delle sue proprietà terapeutiche nel trattato “De Rimedi Naturali”. Da quel momento che l’interesse per i fanghi e le terme di Ischia ha cominciato a diffondersi soprattutto tra gli aristocratici.

Il primo stabilimento termale sul Gurgitello fu costruito prima che il terremoto e l’epidemia di peste non costrinse i suoi proprietari ad abbandonarlo. Fu tuttavia ricostruito nel 1698. Da quel momento ospitò tantissime personalità dell’ambiente aristocratico e clericale, attirate dai numerosi scientifici dedicati alle terme di Ischia e le loro proprietà. Si parlava dei loro benefici contro la gotta, i reumatismi, diverse lesioni muscolari, malattie del pancreas e del fegato e di tantissime altre disfunzioni.

 

La nascita delle Terme Belliazzi

Nel 1852 il re Ferdinando II di Borbone visitò Ischia e le sue bellezze naturali, tra cui Casamicciola e le sue terme. Rimane estasiato dalla quantità di fonti terapeutiche e ideò il progetto di un nuovo stabilimento, più grande e accogliente, che sostituisse quello già presente. Affidò l’appalto all’impresa di Umberto Belliazzi e commissionò la sua realizzazione all’architetto Pasquale Francesconi.

Belliazzi diventò proprietario di uno stabilimento dallo stile neoclassico che riprendeva l’esempio delle Terme Romane. La maestosa facciata presenta colonne ioniche e un frontone triangolare, enfatizzato da un doppio cornicione. All’interno le Terme Belliazzi erano dotate di 40 camerini di prima classe e 20 di seconda classe, separati da un ampio vestibolo d’ingresso.

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Photo Credits
Foto da Tripadvisor

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